Finalità e Collaborazioni

La presenza e l’azione della Chiesa nel mondo della salute trovano la loro realizzazione concreta nelle comunità particolari in cui si articola la sua presenza.
È al loro interno che i fedeli sono chiamati a porre attenzione alle situazioni di sofferenza presenti nel territorio e a conoscere le molteplici strutture, che in esso, promuovano la salute e attuano la cura dei malati. [1]

 

FINALITÀ DELLA PASTORALE DELLA SALUTE
“L’assistenza agli infermi fa parte della missione della Chiesa… La Chiesa, come Gesù suo redentore, vuole essere sempre vicina a chi soffra. Essa li eleva al Signore con la preghiera, offre loro consolazione e speranza, li aiuta a trovare un senso nelle apprensioni e nel dolore, insegnando loro che la sofferenza non è una punizione divina” [2]

La pastorale della salute è presenza e azione della Chiesa nei luoghi della sofferenza.

 

COSA SI PROPONE

  • Illuminare con la fede i problemi del mondo della sanità.
  • Svolgere opera di educazione sanitaria e morale nella prospettiva del valore inestimabile e sacro della vita per promuovere una cultura della vita dalla nascita alla morte.
  • Contribuire all’umanizzazione delle strutture ospedaliere, delle prestazione sanitarie e dei rapporti interpersonali tra utenti e personale socio-sanitario.
  • Sollevare il malato moralmente aiutandolo ad accettare e valorizzare la situazione di sofferenza in cui versa accompagnandolo con la preghiera e sacramenti.
  • Aiutare coloro che si trovano in una situazione di disabilità a recuperare il senso della vita.
  • Aiutare la famiglia e i familiari a vivere senza traumi e con spirito di fede la prova della malattia dei propri cari.
  • Favorire la formazione degli operatori sanitari ad un senso di professionalità basato sulla competenza, sul servizio e sui valori fondamentale della persona del sofferente.
  • Sensibilizzare le istituzioni del territorio (parrocchie, consigli pastorali) alle problematiche della salute e dell’assistenza agli infermieri, indica piste operative per un responsabile coinvolgimento nei progetti socio-sanitari.

 

AREE DI INTERVENTO
Le aree d’intervento possono essere individuate nell’evangelizzazione, umanizzazione delle strutture e formazione.

L’evangelizzazione va intesa come accompagnamento verso la luce della fede cristiana del singolo ma anche come avvicinamento dei problemi e delle tematiche della salute alla prospettiva di Cristo. Il sostegno alla persona fragile trova il suo strumento sostentamento nella grazia dei sacramenti, nella preghiera, nella solidarietà e nella carità. In questa prospettiva anche la malattia diventa un’occasione d’incontro e di testimonianza. L’ammalato non solo oggetto di sostegno ma anche soggetto di testimonianza della presenza e del sostegno di Dio.

L’umanizzazione delle strutture è volta invece a promuovere un serio discernimento alla luce della fede e della dottrina cristiana delle situazioni e delle cause di disumanizzazione esistenti per dare una giusta umana alle relazioni tra personale socio-sanitario, gli utenti e gli ammalati.

La formazione è tesa ad istruire i responsabili, gli organismi di comunione pastorale, i volontari e tutti i battezzati al significato della pastorale della salute in un cammino di costante conversione al Vangelo.

 

 

[1] CEI, COMMISSIONE EPISCOPALE PER IL SERVIZIO DELLA CARITÀ E LA SALUTE (2006), Nota Pastorale “Predicate il Vangelo e curate i malati”. La comunità cristiana e la pastorale della salute, n. 48.
[2] CONSULTA NAZIONALE DELLA CEI PER LA PASTORALE DELLA SANITÀ, La pastorale della salute nella Chiesa italiana. Linee di pastorale sanitaria, n. 17.